SCIACCA E IL SUO RICCO MARE. Conoscerla per imparare ad amarla


La natura a Sciacca trionfa su luminose albe e splendidi tramonti, come diceva Giuseppe di Lampedusa, accarezzano "Un mare azzurro, quasi nero, che scintilla furiosamente sotto il sole meridiano".
E' da questo mare che Sciacca ha tratto e trae i suoi tesori, dal famoso e particolare corallo ai numerosi reperti archeologici. Ogni volta che ritorno in questa città non smette di stupirmi, continuo a scoprirla e incontrare persone speciali.
La persona speciale di questo mio soggiorno è stata il responsabile regionale dei Gruppi Archeologici Subacquei d’Italia “ Lillo Santangelo”, che con grande passione mi racconta di 25 anni di campagne di scavi nel sito di Coda della Volpe, con il suo gruppo che ha portato alla luce reperti di straordinario valore storico che sta attirando l’attenzione a livello internazionale e che per la città rappresenta un’importante testimonianza del suo passato e un incremento al turismo. La maggior parte dei reperti sono cannoni, proveniente dagli scavi di Cammordino, che necessitano di speciali restauri , un’attenta gestione e personale che sia in grado di valorizzare e tutelare questo importante patrimonio.
A conservare la memoria storica dei reperti sarebbe necessario com’è presente in tutte le città d’arte un museo nel centro della città.
Concludo con una domanda.
Quanta economia potrebbe generare il patrimonio così detto “minore” e spesso trascurato ( o in abbandono) con una gestione più attenta alle istanze turistiche?
Testo e foto by Antonella Scarpitta

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